04
Mar

Catalizzatore per stufa a legna

La tecnologia TruHybrid di Nestor Martin

Le prime stufe a legna catalitiche comparvero negli USA e in Canada a metà degli anni ’70, per rispondere alle normative sempre più stringenti in materia di emissioni di polveri inquinanti nell’aria.

Nello specifico, fu la normativa USA denominata EPA (Environmental Protection Agency) a introdurre dei limiti di emissioni sempre più rigorosi: ecco perché, a partire dal 1988, il design interno delle stufe a legna, sviluppate per il mercato americano e canadese, cambiò radicalmente, per garantire elevati standard di prestazione termica e di bassa emissione in atmosfera.

Oggigiorno, il limite previsto da EPA per le stufe a legna è di 4,5 g/h di particolato emesso, mentre dal 2020 verrà abbassato a 2,5 g/h, che rappresenta in assoluto il limite più virtuoso al mondo.
Ecco da dove nasce la spinta evolutiva delle stufe a legna catalitiche: prodotti che negli anni sono costantemente migliorati, arrivando a garantire il rispetto delle normative e dei limiti d’inquinamento previsti per legge. Vediamo, nello specifico, come funzionano e le ultime innovazioni di settore.

Come funzionano le stufe a legna catalitiche

Un catalizzatore per stufe a legna permette di “bruciare il fumo”, che, altrimenti, salirebbe nel camino, sfruttandolo come fonte di energia aggiuntiva.
Ciò è possibile perché i gas vengono fatti passare attraverso una speciale struttura a nido d’ape, realizzata con una lega di metalli preziosi (il catalizzatore, appunto), posta all’interno della stufa a legna, che brucia le particelle incombuste e le loro strutture molecolari.

Il catalizzatore inizia a bruciare il fumo solo una volta raggiunta una determinata temperatura: a seconda dei modelli di stufa, può essere compresa tra i 200 e i 400°C. Per l’attivazione del catalizzatore, dopo la fase di avvio o di ricarica, ogni stufa a legna catalitica è dotata di unasta di selezione del by-pass, per garantire una combustione pulita e una costante erogazione della potenza termica.
Il concetto di base è simile a quello del catalizzatore installato nelle automobili, con la differenza che, in questo caso, la combustione del fumo permette di godere di calore aggiuntivo e, quindi, di aumentare l’efficienza e l’autonomia di riscaldamento della stufa a legna.
Secondo quanto riportato dal sito stesso dell’EPA, con una buona manutenzione e un utilizzo ottimale della stufa, il catalizzatore può durare anche oltre 6/8 stagioni invernali prima di essere cambiato.

Se negli USA e in Canada la stufa a legna catalitica è entrata a far parte dell’uso comune già da molti anni (con i continui miglioramenti che sono stati apportati nel corso del tempo), l’Italia è diventata da poco il primo paese in Europa a introdurre la tecnologia con catalizzatore.

La tecnologia TruHybrid di Nestor Martin unisce le performance della Woodbox Technology a un catalizzatore per stufe a legna, in grado di completare la combustione delle particelle rimaste incombuste.
Questa novità assoluta garantisce diversi vantaggi per l’utilizzatore:

– aumento del rendimento;
– maggior autonomia di riscaldamento;
– riduzione delle immissioni di polveri sottili in atmosfera;
– riduzione del consumo di legna;
– nessuna variazione in termini di design.

Le stufe con tecnologia TruHybrid rispettano le più rigorose linee guida internazionali in tema di aria pulita, e, in particolar modo, rientrano nei severi limiti imposti dalla normativa statunitense EPA e da quella europea Ecodesign, assicurando la classificazione 4 stelle prevista dal D.M. 186.

Le stufe a legna catalitiche sono a basse emissioni, per un’aria più pulita

Salvaguardare il nostro pianeta passa attraverso la riduzione delle emissioni dei gas serra, in tutti i settori. La tecnologia avanzata delle stufe Nestor Martin permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica, con la certezza di soddisfare le più rigorose normative ambientali internazionali.

Le norme europee indicano, ad esempio, un tasso di emissioni di monossido di carbonio (CO presente nel fumo prodotto dalla stufa a legna) anche superiore all’1%, mentre gli apparecchi Nestor Martin con la tecnologia TruHybrid raggiungono percentuali fino a 50 volte inferiori (0,02%).
Inoltre, mentre la norma europea UNI EN 16510 stabilisce un tasso minimo di rendimento netto del 65% per le stufe a combustibili solidi, gli apparecchi Nestor Martin arrivano a superare l’85%. Ciò significa che è possibile ottenere più energia dalla legna e ridurre in modo efficace le perdite di calore. Insomma, TruHybrid rappresenta una vera e propria novità tecnologica.

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